ConsorzioGST_Sicurezza_AntisismicaSono disponibili sul sito Internet del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (MIT) la guida pratica, le faq e la documentazione tecnica sul sismabonus per la sicurezza antisisimica di abitazioni ed edifici produttivi.
Si tratta, come noto, della detrazione IRPEF/IRES delle spese sostenute – sino ad un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare – per interventi di messa in sicurezza statica degli immobili situati nelle zone ad alta pericolosità sismica (zone 1, 2 e 3), prorogata fino al 2021 dalla Legge di Bilancio 2017.

La detrazione, da ripartire in 5 anni, viene riconosciuta in percentuale pari al:
-50% per gli interventi “antisismici” eseguiti sulle parti strutturali
-70% se l’intervento riduce il rischio sismico di una classe
-75% se l’intervento riguarda interi condomini e consente di ridurre il rischio sismico di una classe
-80% se l’intervento riduce il rischio sismico di due classi
-85% se l’intervento riguarda interi condomini e consente di ridurre il rischio sismico di due classi

Il sismabonus non è cumulabile con agevolazioni destinate agli stessi scopi da norme speciali per interventi in aree colpite da eventi sismici.

La guida pubblicata sul sito del MIT ricorda anche la possibilità, in caso di interventi condominiali, di effettuare la cessione del credito d’imposta – come modalità alternativa rispetto alla fruizione della detrazione – alle imprese esecutrici o a soggetti privati, ma con esclusione degli istituti di credito e degli intermediari finanziari.
Si fa ancora attendere, peraltro, il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate che dovrà stabilire le modalità attuative della cessione del credito.

Sempre sul sito del MIT viene riportato un collegamento alla Classificazione sismica 2015 per Comune, che consente di individuare in quale zona di rischio sismico si trovi il Comune d’interesse, nonché la documentazione che i tecnici devono utilizzare per attestare la classe di rischio sismico dell’immobile.

Sono inoltre disponibili alcune faq sulle modalità applicative dell’agevolazione, che richiamano la Guida dell’Agenzia delle Entrate Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali aggiornata allo scorso febbraio e provvista di una parte sul sismabonus.
Al riguardo, ricordiamo che il beneficio è stato esteso agli acquisti di case antisismiche situate nei comuni della zona a rischio sismico 1, cedute dalle imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e derivanti da interventi di demolizione e ricostruzione, anche con variazione volumetrica.

La disposizione, in seconda lettura al Senato per la definitiva approvazione, consente l’avvio di processi più ampi di rigenerazione urbana con la realizzazione di edifici di nuova costruzione.
Con tale proposta, in particolare, si intendono favorire le operazioni di acquisto di interi fabbricati da parte di imprese di costruzione destinati alla successiva demolizione e ricostruzione, anche con variazione volumetrica rispetto alla preesistente (ove le norme urbanistiche lo consentano) e il successivo trasferimento delle singole abitazioni, Si prevede in questi casi il riconoscimento di una detrazione pari al 75%, ovvero all’85% del prezzo di vendita (fino ad un importo massimo di 96.000 euro) per gli acquirenti delle suddette unità.

In particolare, per i trasferimenti delle singole unità immobiliari effettuati entro 18 mesi dall’ultimazione dei lavori, viene prevista l’applicazione della detrazione in capo all’acquirente, da recuperare in 5 quote annuali in sede di dichiarazione dei redditi, ferma restando la possibilità di optare per la cessione del credito di imposta.