Vincenzo di Nardo parla di urbanistica e società liquida«Non saranno nuove norme ad aiutarci a plasmare la città, ma sarà l’urbanistica che dovrà cambiare e adeguarsi alle esigenze». Vincenzo Di Nardo, vicepresidente nazionale di ANCE, ha introdotto così il convegno L’urbanistica al tempo della società liquida organizzato a Firenze da ANCE Toscana. Un momento di approfondimento che ha visto una corposa relazione di Silvia Viviani, presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, e interventi, fra gli altri, del sociologo urbano Giandomenico Amendola, del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e dell’ex assessore milanese Ada Lucia De Cesaris.

«La pianificazione urbanistica pensata fino a oggi non riesce a stare il passo con i cambiamenti sociali, economici, ambientali», sostiene Di Nardo, secondo cui le norme servono perché «servono certezze per gli operatori», ma allo stesso tempo esiste «la necessità di non avere più regole dall’alto e piani rigidi», perché «oggi la dinamicità dell’economia globalizzata impone che ci sia un vero confronto sulla possibilità di dare attuazione a determinate funzioni, che possono trovare attuazione se trovano un operatore privato».

Il vicepresidente di ANCE ha quindi criticato l’enfasi posta sul no a ulteriore consumo del suolo, esprimendo la sua preferenza per il concetto di saldo zero nelle operazioni. «Noi siamo per la possibilità di fare recupero – afferma – ma quello è un messaggio sbagliato: se per ricucire un pezzo di città, per renderla competitiva ho bisogno di costruire in un’area dove non c’è una potenzialità edificatoria, perché non devo poterlo fare? Perché devo lanciare un messaggio sul consumo di suolo, quando l’importante è il saldo zero?».

Fonte: Toscana 247 marzo 2017