Decreto Correttivo del Codice degli AppaltiÈ all’attenzione del Parlamento lo Schema di D.Lgs. recante Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 18 aprile 2016 per l’espressione del parere al Governo da rendersi entro il 5 aprile 2017.

Alla Camera il testo è stato assegnato alla Commissione Ambiente e alla Commissione Politiche dell’UE, che potrà formulare proprie osservazioni alla Commissione di merito e alla Commissione Bilancio per i profili finanziari.
Anche al Senato il testo è stato assegnato alla Commissione Lavori Pubblici nonché alle Commissioni Affari Costituzionali, Giustizia e Politiche dell’UE, che potranno formulare proprie osservazioni alla Commissione di merito e alla Commissione Bilancio per i profili finanziari.
L’iter è stato avviato in entrambi i rami del Parlamento a partire dalla seduta del 14 marzo scorso, nel corso della quale i relatori hanno illustrato i contenuti del testo.

Il provvedimento, che apporta numerose modifiche Codice dei Contratti Pubblici, è stato adottato ai sensi dell’articolo 1, comma 8, della legge 11/2016, recante Deleghe al Governo per l’attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
Tale articolo prevede che, entro un anno dalla data di entrata in vigore di tale decreto legislativo (19 aprile 2016), il Governo possa adottare disposizioni integrative e correttive nel rispetto dei principi e criteri direttivi e della procedura disciplinata dalla medesima legge.

Le modifiche introdotte seguono tre direttrici:

  • vengono apportate al codice tutte le modifiche di coordinamentoai fini di una più agevole lettura;
  • vengono introdotte integrazioni che chiariscono la portata di alcuni istituti, sulla base anche di quanto suggerito dal Consiglio di Stato in sede consultiva e dalle associazioni o dagli operatori di settore;
  • vengono apportate limitate modifiche ad alcuni istituti rilevanti, conseguenti alle criticità evidenziate nella prima fase attuativa del codice.

Il testo sul quale si dovranno esprimere il Consiglio di Stato e la Conferenza Unificata, dopo l’espressione dei prescritti pareri, tornerà in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione, entro il termine del 19 aprile 2017, così come previsto dalla predetta legge delega.