«L’Italia gioca un ruolo importante nella creazione di uno snodo mediterraneo del gas», scrive la Commissione Europea in Italy Energy Union Factsheet, un documento con il quale in 27 pagine Bruxelles dipinge il ritratto energetico dell’Italia. Un ritratto accurato, con pennellate dense di numeri e di dati. Ed ecco così l’importanza dei 15 progetti infrastrutturali italiani, tra i quali per esempio il contestato Tap, compresi nel nuovo piano europeo presentato

Il Consiglio di Stato spiana definitivamente la strada all’affidamento di appalti pubblici a titolo gratuito. I principi della concorrenza e le garanzie di qualità dell’oggetto di gara, dicono in sintesi i giudici di Palazzo Spada, possono essere garantiti anche se il contratto non è oneroso. Il principio è affermato nella sentenza n. 4614/2017 depositata il 3 ottobre scorso. Sentenza che ha ribaltato il pronunciamento del TAR Calabria del 2016, che

Cassa Depositi e Prestiti in aiuto di Comuni e Città metropolitane alle prese con un progetto di riqualificazione delle periferie. La società del Ministero dell’Economia lancia una linea di prestito per i 120 enti locali finanziati dal piano del Governo per il recupero delle aree degradate. In ballo ci sono investimenti per 2,1 miliardi che potrebbero arrivare fino a 3,8 miliardi, sommando ai progetti dei Comuni anche le opere, rientranti

Agli appalti di valore inferiore alla soglia comunitaria gestiti mediante la procedura semplificata prevista dall’articolo 36 del codice non si applicano i vincoli alla scelta del criterio del massimo ribasso, previsti per le procedure ordinarie. La sentenza del Tar Lazio-Roma, Sezione III, n. 6929 decisa nella camera di consiglio dell’8 febbraio 2016 getta una luce nuova e particolare sulle modalità con le quali applicare l’articolo 36 del codice dei contratti,

di Vincenzo Di Nardo Il grande piano di investimenti che il sindaco Nardella ha annunciato in questi giorni è una buona notizia per Firenze e non solo. Si tratta di un progetto giustamente ambizioso che punta a rendere una delle principali città d’arte italiane più competitiva e attrattiva, attraverso interventi che mirano a riqualificare importanti luoghi storici della città e a migliorare infrastrutture indispensabili per la viabilità urbana. In questo

«Non saranno nuove norme ad aiutarci a plasmare la città, ma sarà l’urbanistica che dovrà cambiare e adeguarsi alle esigenze». Vincenzo Di Nardo, vicepresidente nazionale di ANCE, ha introdotto così il convegno L’urbanistica al tempo della società liquida organizzato a Firenze da ANCE Toscana. Un momento di approfondimento che ha visto una corposa relazione di Silvia Viviani, presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, e interventi, fra gli altri, del sociologo urbano

L’edilizia italiana raccoglie i cocci e, ancora una volta, aspetta e spera in una ripartenza. Quella che dovrebbe fare del 2017 l’anno d’uscita dal tunnel grazie alle misure varate nella Legge di Stabilità: in particolare, le maggiori risorse stanziate per le opere pubbliche (+23,4 per cento rispetto al 2016). Lo stesso Osservatorio Congiunturale sull’industria delle costruzioni, presentato ieri dall’ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili, ha rivisto così al rialzo le

Il mercato dei concorsi – di progettazione e di idee – ha chiuso il 2016 con vistosi segni positivi, sia per numero di bandi sia per importi. I numeri arrivano dall’ufficio dell’Oice (società di ingegneria) che ha anticipato a il Sole 24 Ore il censimento 2016 dei concorsi di progettazione e dei concorsi di idee pubblicati in Italia. Ebbene, per i concorsi di idee, il 2016 si chiude con un

Decisivo l’accatastamento dei fabbricati ai fini fiscali. I fabbricati, infatti, sono soggetti al pagamento di Ici, Imu e Tasi dal momento in cui risultano iscritti in catasto, nonostante la legge per quelli di nuova costruzione fissi come criteri alternativi per l’assoggettamento a imposizione o l’ultimazione dei lavori o l‘utilizzazione. Si tratta, però, di criteri che assumono rilievo solo nel caso in cui l’edificio di nuova costruzione non sia ancora iscritto

Lombardia in testa alla classifica del riparto dei fondi per il dissesto idrogeologico. Seguita da Emilia Romana, Toscana, Sicilia e Piemonte. Con un peso complessivo del 60% circa per il Centro Nord, contro un 40% del Mezzogiorno. L’unità di missione Italia Sicura ha appena chiuso il percorso di un Dpcm che fissa gli indicatori di rischio dei diversi territori. Può sembrare un dato solo tecnico, ma avrà una grande importanza