Con Sentenza n. 254 del 6 dicembre scorso la Corte Costituzionale ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale sollevata sull’art. 29, comma 2 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 in tema di responsabilità solidale negli appalti. La questione di legittimità costituzionale rimessa dalla Corte di Appello di Venezia si fondava sull’assunto che, poiché il comma 2 dell’art. 29 non è suscettibile di applicazione oltre i casi espressamente

Con sentenza n. 5419 del 22 novembre scorso, il Consiglio di Stato ha stabilito che nel determinare l’assetto edificatorio del territorio lo strumento urbanistico comunale deve considerare le sole aree libere, vale a dire quelle non ancora edificate. Ripercorrendo una serie di pronunce precedenti, Il Consiglio di Stato ha ricordato che: le previsioni di piano servono a conformare l’edificazione futura e non anche le costruzioni esistenti al momento dell’entrata in

Il versamento tardivo del contributo ANAC non implica l’esclusione dalla gara purché il requisito sostanziale della registrazione ai servizi informatici per il successivo rilascio del PassOe – producibile anche in corso di gara – sia tempestivo rispetto ai termini di gara. Lo ha affermato la Sezione Terza Bis del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio con la sentenza 6 novembre 2017, n. 11031 che ha accolto il ricorso presentato dall’impresa aggiudicataria di

Un materiale può essere considerato un sottoprodotto e non un rifiuto solo quando fin dall’inizio ne sia certa la destinazione al riutilizzo. È quanto ha stabilito la sentenza della Cassazione n. 41607 del 13 settembre 2017, con la quale i giudici hanno evidenziato come «la mancanza di certezze iniziali sull’intenzione del produttore/detentore del rifiuto di “disfarsene” e l’eventualità di un suo riutilizzo legata a pure contingenze, impedisce in radice che

Conservazione SOA. Con un’importante sentenza, l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato si è pronunciata sul delicato tema delle cessioni di ramo di azienda, chiarendo che può essere confermato il possesso dei requisiti speciali di qualificazione in capo alla cedente senza soluzione di continuità dell’attestazione SOA di quest’ultima. In questo modo, l’Adunanza Plenaria conferma l’orientamento d’impronta sostanzialista, che ritiene indispensabile la verifica in concreto ed ex post della entità dei beni

Il proprietario di un immobile acquistato con i benefici prima casa anche in regime di comunione legale non può usufruire nuovamente della stessa agevolazione per l’acquisto di un altro immobile, non avendo peso alcuno l’inidoneità dell’immobile a soddisfare i bisogni abitativi della famiglia. Questo il principio giuridico affermato dalla Corte di Cassazione nell’Ordinanza 13 giugno 2017, n. 14740, che ha respinto il ricorso avanzato da un contribente negando i benefici prima

Se la Soprintendenza non si esprime nel termine di legge, la Regione o il Comune delegato sono obbligati a rilasciare l’autorizzazione paesaggistica. È quanto ha stabilito il TAR Sardegna nell’ambito di un’innovativa sentenza dell’8 giugno scorso, che risolve a favore di un privato una controversia relativa a un intervento in area soggetta a vincolo paesaggistico. Il TAR Sardegna ha evidenziato in particolare che: il parere che il Soprintendente è chiamato

Se gli interventi di ricostruzione di fabbricati crollati sono realizzati nel rispetto del volume, della sagoma e del sedime originali non sono soggetti né a permessi né a contributi, perché non hanno alcuna incidenza sul territorio sia sotto il profilo della trasformazione dell’area, sia in termini di aggravio del carico urbanistico della zona. È quanto ha ribadito il Consiglio di Stato nella sentenza della sezione IV, 30 maggio 2017, n.

Le definizioni degli interventi previsti dalla legge statale, come espressamente previsto dal Dpr 380/2001, prevalgono sulle definizioni degli strumenti urbanistici generali e dei regolamenti edilizi. È applicando questo principio che la Sezione III del TAR Toscana, con sentenza 13 marzo 2017, n.386, ha accolto il ricorso contro un provvedimento comunale di divieto per l’esecuzione di un intervento di frazionamento di un’unità immobiliare ricadente in zona agricola. Come è noto, la

Ai fini dell’esclusione del concorrente, non è sufficiente che una carenza nell’esecuzione di un precedente contratto di appalto, seppure significativa, sia inclusa in un provvedimento di natura cautelare. È necessario che sia accertata in via definitiva. Si è espresso in questi termini, con sentenza 27 aprile 2017, n.1955, il Consiglio di Stato, che ha definito i limiti per l’accertamento della cosiddetta credibilità professionale del concorrente a una procedura per l’affidamento