Cresce all'estero l'industria italiana delle costruzioniL’industria italiana delle costruzioni cresce e si rafforza oltre confine. Nel 2016, le nostre aziende edili hanno fatto registrare un incremento del fatturato estero del 17,8%, il valore più alto degli ultimi 10 anni. I nuovi lavori aggiudicati sono 244, pari a oltre 20 miliardi di euro.
A fotografare questi risultati, gli ultimi di un trend positivo in atto dal 2004, è il Rapporto ANCE 2017 sulla presenza delle imprese di costruzione italiane nel mondo.

Nell’intervento di apertura della conferenza stampa di presentazione, il Ministro degli Affari Esteri Angelino Alfano ha ribadito che «il mondo delle costruzioni è tra gli assi portanti della diplomazia economica italiana», confermando poi l’impegno della Farnesina al fianco dell’Associazione costruttori. «Per l’anno a venire – ha detto – oltre che sui mercati emergenti porremo l’accento soprattutto sui Balcani e sul Mediterraneo, che sono tradizionalmente i bacini più importanti per la nostra crescita e la nostra sicurezza».

Illustrando nel dettaglio i dati del Rapporto, il vicepresidente ANCE con delega ai Lavori Esteri Giandomenico Ghella ha sottolineato come le imprese di costruzione italiane stiano dimostrando di avere le qualità e le competenze per affermarsi anche in mercati fortemente complessi e competitivi. «Lo dimostra il trend in aumento della presenza delle nostre imprese nei paesi del G20 e in quelli OCSE – ha detto – nei quali fino a pochi anni fa avevamo una scarsa capacità di penetrazione. Una crescita che appare ancora più significativa se consideriamo che è in netta controtendenza rispetto al fatturato mondiale delle aziende di costruzione all’estero, calato del 6% solo nell’ultimo anno».